ANIMAZIONE
Flavio Montanari
12/12/2015

Tre riflessioni su tre parole chiave dell'animazione: gioco, gruppo, legge sull'animazione.
GRUPPO: noi definiamo "gruppo" un modo di stare insieme, cioè veder trattare gli altri (oltre a sè stessi) attraverso i punti di forza e i punti di debolezza (contrariamente ad altri che dicono - e lo dicono anche molti libri di testo - avere obiettivi in comune). Stare insieme tramite i punti di forza e di debolezza, non è facile (almeno non per tutti, per alcuni lo è, per alcuni viene naturale), si può fare gruppo pur avendo obiettivi diversi. E' bene precisare che questo modo di stare insieme a lungo andare è utile anche per tutti gli altri tipi di persone (partner, colleghi, familiari, etc.). Naturalmente bisogna allenarsi molto (i giochi servono anche per questo) e presto ci si accorge che occorre essere sinceri, cioè che conviene far coincidere il dentro (sè stessi) col fuori, cioè deve diventare una mentalità. Il gruppo è una mentalità.
GIOCO: il gioco è molto più importante di quanto ci possa sembrare. Perchè tramite il gioco facciamo esperienza, quindi impariamo e memorizziamo (com diceva John Dewey, il pedagogista americano). Il gioco (come dice Contessa) è ciò che caratterizza - in modo specifico e unico - l'animazione. Dobbiamo ringraziare tutti coloro che coi loro libri sui giochi hanno contribuito a diffondere in modo incisivo l'animazione. Il gioco apre la strada al "laboratorio" proprio perchè si memorizza di più nella memoria, e oggi per questo motivo viene molto rivalutato.
LEGGE: io credo che occorre fare una legge che riconosca l'animazione, e quindi vada insegnata nelle università; certo c'è il rischio della burocrazia, ma credo che ne valga la pena. Una legge simile a quella dell'educatore: nel 2002 l'allora ministro Rosy Bindi tolse la delega alle regioni e consegnò tutto o quasi alle università. Abolì il corso sull'animazione e sdoppiò quello di educatore. Quello pubblico e sanitario lo collocò presso il corso di laurea di "medicina e chirurgia" mentre quello privato e scolastico lo mise su "scienze della formazione". Penso che il corso sull'animazione debba essere collocato presso "scienze della formazione" o la vecchia "Pedagogia". Mi rendo conto che questa scelta, della legge, ha i suoi pericoli, ma va riempita di tanto laboratorio, cioè di giochi.