11 LUGLIO 2015IDEE & SPUNTI DI RIFLESSIONE |
Erano presenti: Christian e Guido Contessa, Dario e Massimo Marinoni, Rita Ansaldi, Debora Bonizzoli, Ignazio Drudi, MVittoria Sardella, Emilio Scaroni, Michele Sartori, Ivan Pajoro con le colleghe Monica e Maria, Luciano Vacca, GLuca Mazzotti, Roberto Frigerio, Toti Licata, Carlo Scovino, Marina Malgeri, Margherita Sberna. |
Gli interventi previsti dal programma, sono a disposizione in altre pagine. |
"Il regalo più grande che
puoi fare a un altro non è condividere le tue ricchezze, ma
fargli scoprire le sue." |
I contributi dei presenti al confronto sono tradotti come assiomi
per essere più facilmente analizzati, discussi e confutati.
Non corrispondono ciascuno ad una persona, ma rappresentano i contenuti
che sono emersi più spesso dal vivace dibattito e dagli interventi
dei partecipanti. - L'Animazione nel suo significato più profondo è necessaria ora come quando è nata. - La forza dell'omologazione è oggi molto più significativa ch un tempo. - Esistono esperienze animative "in sordina" e sotto altri nomi. - E' impensabile che ci siano finanziamenti pubblici per iniziative di animazione - Occorre il riconoscimento della professione di animatore. - Gli animatori non hanno rappresentanti di riferimento. - Chi lavora come animatore non ha contatti con altri che svolgono altrove il suo stesso lavoro - Scarse possibilità per i privati di realizzare iniziative professionali nel settore dell'Animazione (formazione, gestione di servizi, realizzazione attività ed eventi, ecc.) - Il cambiamento stimolato dagli interventi di animazione oggi è una scelta d'élite, ostacolata da un lato dalla tensione generale all'omologazione e dall'altra dalle innumerevoli regole che condizionano la nostra vita: ribellarsi e andare contro corrente è sempre più difficile e costoso. - Esistono spazi di vitalità in cui gli incontri e le occasioni sono gratificanti e consentono relazioni interpersonali soddisfacenti. Sono segnali di un'evoluzione in corso? - E' importante in ogni contesto "lavorare per il dopo" cioè per produrre un miglioramento. - Per promuovere l'animazione occorrerebbe utilizzare tecniche di marketing funzionali ed efficaci in altri settori dell'immateriale. - Occorre trovare gli interstizi dove agire. L'animazione può ripartire in piccolo e poi svilupparsi. - Gli interventi animativi devono essere interconnessi con i problemi e le relazioni interpersonali. Così si può migliorare il tessuto sociale - Poichè i finanziamenti sono sempre più ridotti e quasi inesistenti nel settore sociale, occorre trovare nuove strategie, magari rivolgendosi ai destinatari finali, che paiono sensibili e, se sollecitati, interessati. |