INDICE GENERAKE PROGETTI LR 23/99 |
TESEO |
Teseo è stato un percorso realizzato da settembre 2005 a settembre
2006 per preparare un gruppo di giovani del Distretto 5 dellASL
di Brescia al ruolo di animatori/educatori, affinché diventassero
leaders di gruppi e realizzassero uno spazio aggregativo con finalità
ricreative, sociali e culturali a favore di minori. Gli obiettivi
del progetto erano: §
Aumentare le capacità di introspezione, sensibilità e consapevolezza
delle proprie potenzialità e dei limiti personali §
Sensibilizzare ad
una maggiore capacità di comunicazione e relazione col gruppo dei pari e con i più piccoli §
Aumentare le
capacità di progettazione e
realizzazione di iniziative socio-educative rivolte a minori. §
Attivare uno spazio aggregativo\educativo gestito dai giovani
a favore dei minori del distretto 5 dell Asl. Le
attività di aggancio sono durate circa 2 mesi. Questa fase si è
sviluppata in cinque incontri pubblici e diversi incontri informali
tra il coordinatore del progetto e i singoli giovani interessati
e ha portato al reclutamento
di 12 giovani appartenenti a 5 differenti paesi afferenti
il territorio distrettuale. I giovani reclutati erano
tutti provenienti dagli ambienti parrocchiali. Il
progetto si è articolato in 3 fasi che hanno avuto caratteristiche
comuni quali: Il lavoro di gruppo. Il gruppo ha rappresentato il contesto più adeguato di intervento
con i giovani perché ha consentito il confronto, lo stimolo reciproco,
lapprendimento di modalità di comunicazione efficaci, la sperimentazione
delle proprie emozioni, lesperienza di un processo di socializzazione
e di una modalità di lavoro che da una parte non svaluta lindividuo
e dallaltra valorizza la sintesi collettiva. La presenza di
un formatore esperto in dinamiche di gruppo ha costituito un supporto
ed un acceleratore dellevoluzione del collettivo, attraverso
un processo che si è snodato dal momento dellaggregazione
di singoli individui alla loro trasformazione in un organismo nuovo
le cui parti interagiscono e si influenzano a vicenda.
Luso di tecniche ludiche, manipolative ed espressive.
Il gioco, con la sua caratteristica
di analogia con la realtà, consente di misurarsi con le situazioni
senza dover subire conseguenze negative o definitive e risulta una
sorta di palestra dove allenarsi ed apprendere strategie utili per
affrontare gli eventi della realtà quotidiana. Le attività che richiedono
la manualità hanno fatto scoprire doti sconosciute ed insieme sono
state utili per stimolare la creatività e lideazione. In pratica
si è trattato di supporti che hanno facilitato lesplorazione
di sé da differenti punti di vista facilitando la scoperta di parti
di sé, poco usate o addirittura ignote. LAction
learning. Imparare
facendo è una strategia di apprendimento basata sull'esperienza,
attraverso la quale i partecipanti hanno imparato da e insieme con
gli altri. FASE 1: "FARE
QUALCOSA PER SE STESSI" (residenziale) Saper comunicare
con linguaggi diversi: corporeo,
teatrale, grafico, musicale, ecc. In questa fase
è stato proposto un lavoro introspettivo di ricerca ed esplorazione
dei problemi individuali, l'identità ed il potenziale di ciascun partecipante.
Ciascuno è stato stimolato a prendere
coscienza dei propri sentimenti, aspirazioni, valori, attitudini
acquisendo familiarità
con diversi linguaggi espressivi e di comunicazione. La modalità
è stata totalmente attiva in piccolo gruppo: i partecipanti sono
stati coinvolti in prima persona
nel loro processo di crescita attraverso attività di simulazione
ed esercitazione alternate a momenti di riflessione e discussione. FASE 2*: FARE
QUALCOSA CON GLI ALTRI" (residenziale) Saper produrre
un lavoro di gruppo. Questa seconda
fase è stata centrata sull'esplorazione ed elaborazione delle relazioni
interpersonali, di gruppo e sociali. I partecipanti sono
stati aiutati ad aumentare le proprie capacità di porsi in relazione costruttiva
con altri e nel gruppo. FASE 3*: "FARE
QUALCOSA PER..." Progettare e
realizzare attività per
minori Nella terza
fase del programma l'attenzione è stata posta essenzialmente sulle
capacità di azione intenzionale
e cooperativa. Un formatore ha seguito il gruppo in qualità di maestro
di tecniche animative ed esperto organizzativo. E stata aperta
una stanza zonale per adolescenti e giovani, uno spazio dedicato
allo sviluppo del loro potenziale. Questa fase
del programma ha indirizzato i giovani verso la
realizzazione di un intervento concreto a favore di minori. I risultati dellEvaluation dellintero
percorso, discussi con i giovani, hanno mostrato limpegno
per la realizzazione dellevento e la partecipazione costante
e continua per la durata di tutto il progetto e hanno confermato
lelevato livello di maturazione e protagonismo raggiunto dai
partecipanti. Il gruppo, nellultimo incontro della 3° fase, ha espresso
il desiderio di incontrarsi ancora e alcuni di loro hanno espresso
lintenzione a impegnarsi nellanimazione nei paesi di
provenienza. Infatti i più vecchi hanno dichiarato di
essere impegnati nellorganizzazione di incontri per adolescenti
per aiutarli a riflettere sulle tematiche tipiche di questa età.
I più giovani invece sono impegnati nella preparazione di feste
per minori e si incontrano nelle parrocchie di riferimento per progettare
e organizzare un recital teatrale. Teseo si è concluso, su sollecitazione dei giovani partecipanti
stessi con due giornate non residenziali di follow up. Liniziativa
Cantiere aperto sul futuro ha inteso offrire unopportunità
di ricompattamento del gruppo, da una parte e, dallaltra,
di consulenza e supervisione sulle problematiche gestionali che
i giovani si sono trovati far fronte nella conduzione delle attività
nei territori di appartenenza. |