Funerale fai da te
Qualche idea per animare il proprio funerale… prima che sia troppo
tardi
Massimiliano Tappari
Da qualche giorno vi
sentite poco bene? Vi sembra che il momento fatale sia alle porte?
Forse non è così, ad ogni modo nulla vi impedisce
di organizzarvi in anticipo e prepararvi un funerale come più
vi piace. Sono tante le cose da sapere e le opportunità da
sfruttare in una occasione come questa, che del resto capita una
sola volta nella vita…
Quante volte avete
ripetuto ai vostri animanti o committenti che "il vero animatore
lavora per la propria morte"? Fuor di metafora proviamo ad
immaginare di andare al vostro funerale per vedere l'effetto che
fa.
Innanzitutto, se confidate
ciecamente nella tecnologia potete affidarvi ad internet. Collegatevi
al sito www.deathclock.com,
inserite la vostra data di nascita e la tipologia del vostro carattere
e una schermata implacabile vi comunicherà l'anno della vostra
dipartita. Questa operazione è sconsigliata agli ipersensibili.
Ricordatevi della possibilità
di donare i vostri organi. Non c'è rischio di sbagli, il
prelievo degli organi viene effettuato solo dopo che la morte cerebrale
è dimostrata sia con le prove cliniche, sia con l'elettroencefalogramma,
e successivamente ad un periodo di osservazione lungo 12 ore. In
qualità di animatori, il dono degli organi appare come la
naturale prosecuzione della propria vita professionale però
una discutibilissima legge basata sul silenzio-assenso sostiene
che i cittadini italiani che non vorranno donare gli organi dovranno
comunicarlo in forma scritta, e non il contrario come è stato
fino ad oggi.
Bellissimi cataloghi
a colori di prodotti rivolti al defunto sono disponibili presso
le migliori imprese di pompe funebri. Potrete sbizzarrirvi nel cercare
l'imbottitura interna più adatta alla vostra personalità,
i trucchi per ravvivare il viso ecc. Ricordate che le onoranze funebri
sono disponibili 24 ore su 24 per ogni tipo di consulenza o intervento.
Se intendete essere
cremati è necessario iscrivervi fin d'ora alla SOCREM. La
pratica della cremazione è ecologica poiché evita
l'inquinamento delle acque sottostanti i cimiteri nonché
il propagarsi di malattie, infezioni e epidemie dipendenti dalle
salme sepolte. Inoltre è economica, l'incenerimento costa
infatti molto meno di una normale inumazione.
Hundertwasser sostiene
invece l'opportunità di riciclare i morti. Secondo il grande
architetto austriaco un essere umano dovrebbe essere sepolto a mezzo
metro dalla superficie. Poi sulla tomba si dovrebbe piantare un
albero, la cassa dovrebbe potersi decomporre in modo che la sostanza
organica del defunto possa essere utile all'albero che vi cresce
sopra. L'albero accoglierà in sé qualcosa del morto
e quando ci si recherà sulla tomba, non si farà visita
a un morto, bensì ad un essere vivente. Ogni persona sceglierà
un albero diverso, per cui non ne risulterà una monocultura,
ma un bosco incredibilmente variegato piacevole da visitare.
Se la vostra dipartita
dipende da malattie contagiose e avete optato per la sepoltura tradizionale,
allora sarebbe opportuno prenotare una cassa di legno ricoperta
di zinco, al fine di evitare contaminazioni.
Nel caso vogliate essere
seppelliti in un paese straniero, è opportuno prepararvi
con largo anticipo. Sapevate, per esempio, che per il trasporto
di un defunto oltre la frontiera occorre un passaporto mortuario
da richiedere alla Prefettura, oppure che il trasporto nei mesi
da aprile a settembre, le salme devono essere sottoposte a trattamento
antiputrefattivo mediante introduzione nelle cavità corporee
di almeno 500 cc di formalina?
Se è vero che
in qualità di animatore avete operato soprattutto nel campo
dell'immateriale ecco l'occasione per rimanere in questo ambito
anche oltre la propria morte. Nel sito www.worldcemetery.com
chi vuole un loculo virtuale deve pagare un abbonamento di 50 mila
lire all'anno. Gli addetti si premurano di inviare al cliente un'e-mail
ogni mese per sincerarsi delle sue condizioni di salute. Se il cliente
non risponde entro 30 giorni, gli viene inviata un'ultima lettera,
e poi scatta la sepoltura telematica. Sulla tomba vengono inseriti
un messaggio video ai posteri, registrato dal defunto quando era
ancora nel pieno delle sue facoltà mentali, la tradizionale
fotografia e delle note biografiche. Se siete poveri, e se siete
animatori probabilmente lo siete!, questa soluzione appare come
la più economica.
Per concludere, due
idee per la frase da incidere sulla lapide a bella vista dei passanti:
"Ve l'avevo detto che non stavo bene" (utilizzata dal
maestro del surrealismo, Marcel Duchamp) oppure un'altra adatta
a chi abbia dedicato la sua vita all'animazione o giù di
lì: "Egli era stato assai competente in fatto di cose
che non esistono" (tratta da "Antologia privata"
di Giorgio Manganelli).
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