INDICE GENERALE LOISIR

Loisir

Semestrale di informazione e discussione su animazione e tempo libero

Numero 17 - Gennaio-dicembre 1998

editoriale
Roberta Migliaccio
questioni
Nicoletta Rizzato
test
Guido Contessa
nuove frontiere
Stefano Ghidoni
nuove frontiere
Massimo Dufour
geografia dell'animazione
Aldo Terracciano
preistoria dell'animazione
Massimiliano Tappari
pagina sia
Rita Ansaldi
spazio libero
Giambattista Treccani
spazio libero
Roberta Migliaccio
spazio libero
Ivano Pajoro
una tecnica
Carlo Scovino
la valigia dell'animatore
Grazia Pradella Marco Muratore
la bacheca dei soci
risposte al test
Guido Contessa
lettera aperta
Massimiliano Tappari
Segretario Nazionale: Roberta Migliaccio
Direttore Responsabile: Margherita Sberna
Coordinatore: Massimiliano Tappari
Per ricevere Loisir occorre associarsi all'Aiatel versando 30.000 lire sul conto corrente postale n. 10964252 intestato a Loisir-Aiatel

 

Animatori e case di riposo

Uno sguardo sulla legislazione che regola la materia in Lombardia

Rita Ansaldi

L'animatore sociale

Sono molti gli ambiti in cui un Animatore può esercitare la propria professionalità, ma l'unico che viene riconosciuto ufficialmente è quello sociale.

Ad esempio, la Regione Lombardia nella circolare n. 36 del 2.8.1995, comunica che "...a seguito della D.G.R. n. V/67448 del 20.4.1995, proposta dal Settore Istruzione e Formazione Professionale, è stato istituito il profilo professionale dell'Animatore Sociale, che prevede, per questa figura, una formazione di 1700 ore (in due anni) successiva al diploma di maturità che dà accesso all'Università. Il P.O.A. per il triennio 1995-97 riconferma gli standard gestionali per i servizi residenziali per anziani, prevedendo la figura dell'animatore anche nei C.D. e nei C.D.I. Si chiarisce in proposito che la figura professionale di 'Animatore' citata negli standard gestionali del P.O.A. si riferisce all'Animatore Sociale qualificato secondo quanto contenuto nella suddetta Delibera. E' evidente la rilevanza che questo operatore assume prevalentemente all'interno delle residenze per anziani al fine di evitare la sanitarizzazione complessiva del bisogno e promuovere invece condizioni di vita dignitosa anche attraverso la realizzazione di attività animative di nucleo atte a favorire un clima di carattere domestico-alberghiero.
Attualmente , in attesa delle indicazioni del secondo P.S.A., e della sua entrata in vigore, si raccomanda che per le nuove assunzioni relative a questa figura professionale gli Enti Gestori considerino in successione le seguenti priorità:

  • Possesso del Diploma di Scuola Media Superiore che consenta l'accesso all'Università, più qualifica regionale di Animatore Sociale rilasciata da scuole autorizzate;
  • Possesso del Diploma di Scuola Media Superiore che consenta l'accesso all'Università, più attestato di frequenza di corsi su metodi e tecniche dell'animazione socio-assistenziale, e/o comprovate esperienze pluriennali nelle attività animative nell'ambito dei servizi socio-assistenziali.
In quest'ultimo caso gli operatori assunti non sono da considerarsi 'Animatori Sociali' ai sensi della citata D.G.R. n. V/67448, poiché non sono in possesso della specifica qualifica regionale; per gli stessi la Regione promuoverà dei percorsi 'ad hoc' di qualificazione, che tengano conto dei crediti formativi già acquisiti".

Altre figure di animatori non vengono citate né riconosciute, dando più importanza a questo ambito come privilegiato campo d'azione dell'animazione. Tuttavia, nonostante si richieda professionalità, non si parla poi di un adeguato riconoscimento a livello contrattuale della stessa.

Le RSA

Questo lo vediamo in dettaglio nel caso delle Residenze Socio Assistenziali (RSA), ovvero le "Case di Riposo", ambiti in cui vengono inseriti molti animatori, sia attraverso concorsi che per assunzione diretta da parte dell'Ente. Le citazioni che seguono sono riferite al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale non medico dipendente da strutture sanitarie private laiche e religiose oppure da case di cura private e centri di riabilitazione, applicato in strutture per anziani.

Livello e mansioni

L'animatore viene assunto al V livello secondo l'art. 36 del Contratto citato, al pari di un educatore senza titolo specifico di studio (ad esaurimento).
Le mansioni richieste dal contratto sono definite come segue: "L'Animatore è l'operatore che nell'ambito del programma di intervento definito svolge attività finalizzate alla gestione del tempo libero mediante tecniche specifiche di animazione, attività ludiche, motorie, espressive, organizzazione di attività ricreative in senso lato, finalizzate al recupero di potenzialità residue ed al mantenimento e miglioramento del livello di partecipazione degli assistiti. Per l'accesso alle qualifiche di questo livello è richiesto il possesso di diploma di istruzione professionale nella materia, conseguito in corsi professionali di durata almeno biennale, ovvero abbiano prestato servizio nella qualifica e nei settori suindicati per almeno due anni".

Tuttavia, un educatore professionale con scuola di durata triennale, è assunto al VI livello anche nel caso in cui svolga le mansioni di un animatore (nonostante gli studi siano di orientamento differente). Nel contratto dunque la figura dell'Animatore Professionale non è ancora inserita con la debita considerazione.

Indennità

L'art. 45 si occupa delle indennità professionali, che vengono corrisposte in forma mensile o annuale a varie figure professionali, come gratificazione dovuta a vari motivi. L'animatore non viene citato. Eppure, specialmente in una Casa di Riposo, l'animatore ha l'elasticità di orario, è a stretto contatto con l'utenza, svolge il proprio lavoro non limitatamente al proprio ufficio e utilizza mezzi quali il computer o altre attrezzature tecniche, con una competenza paragonabile a quella di altre figure professionali.
Tra l'altro, figure che svolgono la funzione di animatore senza averne il titolo, come l'educatore con o senza titolo specifico o l'insegnante senza titolo, hanno diritto all'indennità.

Conclusioni

La situazione attuale si è creata nel corso degli anni in seguito alla necessità di animazione nonostante l'assenza di figure professionali, ma oggi, che ci sono persone qualificate a livello teorico e pratico, è possibile cambiare la situazione, comprendendo e definendo la figura dell'Animatore. Questo può essere portato avanti solo da un'Associazione che si occupi anche della tutela dei nostri diritti a livello contrattuale, e la cosa può partire solo da noi.