LOISIR AIATEL NOTIZIE SEMESTRALE DI INFORMAZIONE E DISCUSSIONE SULLANIMAZIONE
E IL TEMPO LIBERO
AIATEL Associazione Italiana Animatori Tempo Libero |
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EDITORIALE LANIMAZIONE COME IMPRESAStanno
finendo il Ventesimo secolo e il secondo Millennio. Sta morendo
la leadership dellOccidente sta forse declinando il concetto
di Stato-Nazione. Sta cambiando tutto, insomma, e lanimazione
non può chiamarsi fuori. Chi
fa animazione oggi è ancora impregato dellidea dello Stato
Assistenziale: cioè di una Cultura e di un Tempo Libero controllati,
attraverso la beneficenza, dallo Stato. Chi fa animazione sogna
ancora un bel posto pubblico, o almeno una convenzione
secolare con il potere pubblico. Questa visione della professione,
organica al potere, oltre che culturalmente povera è miope, cioè
senza futuro. Qualunque
sia la nostra ideologia di riferimento, un fatto elementare è incontestabile:
i bisogni immateriali, nelle società avanzate, aumentano in progressione
geometrica, mentre i bilanci degli Stati, per quanto floridi (e
il nostro non lo è) sono non più allargabili. Mentre dunque il Welfar
State, se non morirà, sarà circoscritto ai bisogni materiali, il
prossimo secolo vedrà una competizione sul libero mercato fra beni
materiali e servizi immateriali. Lo Stato penserà ai bisogni primari,
mentre i bisogni secondari (cultura, tempo libero, arte, divertimento,
ecc.) dovranno essere soddisfatti dai cittadini, singoli o aggregati.
Il bilancio familiare dovrà essere suddiviso fra lacquisto
della nuova tv o del maglioncino alla moda, e la partecipazione
a un programma di animazione o la visita ad una mostra. Se
ciò è vero lanimazione per sopravvivere deve sempre più trasformarsi
in impresa (come hanno già fatto leditoria, lo show business,
il turismo), entrare nel mercato dei bisogni immateriali e competere
con tutte le offerte alternative. Per
arrivare a questo il cammino sarà lungo ma AIATEL si è già messa
in viaggio. |
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AIATEL
e la creazione Sulla base delle considerazioni teoriche espresse
nellEditoriale, AIATEL ha da anni avviato una serie di azioni
che oggi sono mature e consentono una ulteriore spinta in avanti. 1.
LA S.I.A. Una prima volta nel 1981, poi ancora nel 1987 AIATEL propose la fondazione della S.I.A.: unaggregazione fra gruppi ed associazioni, capace di promuovere e qualificare il settore, soprattutto attraverso una efficace rappresentanza istituzionale. Oggi, fra mille difficoltà, la S.I.A., cui aderiscono
solo una trentina di gruppi, sta ottenendo i primi successi, come
la Legge di regolamentazione della Professione di Animatore della
Regione Piemonte. 2.
LA SNA E I TEAM. Poi, dal 1989 AIATEL lanciò la Scuola Nazionale Animatori-SNA che in questi anni ha aperto sedi ad Aosta, Torino, Milano, Varese, Brescia, Verona, Forlì, Catania, ed ha promosso Corsi annuali in una decina di altre città. Nelle sedi più attive, gli allievi qualificati dalla SNA hanno dato vita a gruppi operativi (TEAM) di transizione fra la scuola e limpresa. Questi TEAMS hanno consentito ai giovani animatori qualificati di sperimentarsi con QUISIGIOCA, il più grande Centro di Animazione dEuropa, che ha aggregato oltre 1000 famiglie, senza alcuna convenzione o aiuto pubblico. Questo discreto numero di nuovi soci-utenti dellAIATEL, riceverà proposte continuative per lanimazione dei bambini, degli adolescenti, e delle famiglie. 3.
ITINERARI PER YOUTHSTART-CEE. Alla fine di Aprile, AIATEL ha presentato una proposta interregionale e trasnazionale (ITINERARI), nellambito del programma CEE per lOccupazione giovanile Youthstart. La proposta prevede: a.
La
attivazione di un Corso biennale per animatori in 10 città italiane,
oltre che in una francese ed in una spangola (città fra le quali
gli allievi effettueranno soggiorni scambio); b.
La
creazione di imprese di animazione in ogni sede, al termine dei
corsi; c.
La
creazione di un Network Europeo fra le imprese giovanili di animazione
create. Naturalmente non sappiamo se le nostre proposte alla CEE saranno accettate, anche se lo speriamo. Tuttavia, nella preparazione della documentazione abbiamo capito che la nuova frontiera della Formazione Professionale, nel settore dellimmateriale (di cui lanimazione fa parte), sta nella sintesi fra Formazione e Start-Up (avvio) di impresa. Se è vero che il futuro dellAnimazione sarà sotto forma di impresa, cooperativa o individuale, allora non basta più preparare i nuovi animatori al lavoro dipendente, pubblico o privato che sia. Quindi il Collegio Nazionale della SNA, che si terrà nel primo weekend di Luglio a Molinetto, discuterà alcune modifiche al modello formativo, tali da consentire, come uscita dal curriculum, la creazione di IMPRESE DI ANIMAZIONE. Fra laltro, tutte le Regioni hanno avviato, per
le imprese giovanili, programmi di sostegno, cui i diplomati AIATEL
potranno anche essere aiutati ad accedere. 5.
ATTIVARE LA LEGISLAZIONE REGIONALE. Il lavoro di M.Sberna per la S.I.A., che presentiamo nelle pagine 3 e seguenti, evidenzia un problema importante per lAnimazione di tutte le Regioni. Ci sono quasi 50 Leggi regionali sullAnimazione, pochissime delle quali attuate. Per essere attuate, tali norme devono vedere realizzati Corsi, Commissioni, Albi, patenti e tariffari regionali: chi può spingere le Regioni ad attuare la normativa sullAnimazione, se non i gruppi professionali del settore? 6.
QUINDI: NETWORK ITALIANO ED EUROPEO DI IMPRESE DI ANIMAZIONE. Ecco dunque la conseguenza inevitabile di tutte le riflessioni fin qui fatte: AIATEL si impegna a realizzare un NETWORK NAZIONALE ed EUROPEO di imprese di animazione (AIATEL-NIE). Per realizzare il NETWORK, le tappe sono le seguenti: A.
Aggregazione
delle imprese interessate, già operanti in ogni Regione italiana
ed europea, sulla base di accordi di scambio; B.
Creazione
di una rete di nuove imprese di animazione, individuali o collettive,
nelle Regioni italiane o europee che ne sono sprovviste; C.
Gestione
del Network come struttura consortile di sostegno e promozione delle
imprese aggregate. 7.
COSA PUO OFFRIRE IL NETWORK E CHI PUO ADERIRVI? Gli accordi che possono legare i gruppi aderenti al NETWORK sono di varia natura: a
Scambi
di informazioni nazionali e internazionali b
Scambi
di operatori nazionali ed internazionali c
Formazione
e consulenza per la gestione dimpresa d
Diffusione
di nuovi prodotti e servizi e
Maggior
forza nelle contrattazioni con le istituzioni f
Realizzazione
di iniziative su scala nazionale e/o europea g
Accesso
ad altri Network professionali (educatori. Psicologi, ecc.) per
un maggiore impatto sul mercato. Ladesione al network può essere chiesta da gruppi
di animazione o singoli
animatori già inseriti nel mercato, oppure da gruppi e singoli che
vogliono costituire unimpresa di animazione. GUIDO CONTESSA
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